In accoglimento del ricorso proposto dal Prof. Avv. Stefano Preziosi, nell'interesse di Italfondiario S.p.A., con l'importante sentenza n. 26257 depositata il 19 giugno 2014 la Prima Sezione penale della Corte di Cassazione ha esteso la tutela del terzo di buona fede in materia di confisca di prevenzione prevista dalla Legge di stabilità 2013 anche alle confische penali disposte ai sensi dell'art. 12-sexies D.L. 306/1992.
Con ciò - a differenza di quanto precedentemente affermato su ricorso sempre del medesimo difensore (Sez. II; 17.02.2014, n. 10471) - è stata accolta la tesi del Prof. Preziosi - che aveva prospettato, altrimenti, un'eccezione di illegittimità costituzionale - e i terzi in buona fede potranno dunque chiedere l'ammissione del loro credito, nonché il relativo pagamento nei limiti di legge secondo la procedura stabilita dal codice antimafia relativamente ad ogni confisca disposta in sede penale.
Della sentenza è stata anche data ampia notizia a pag. 48 del Il Sole 24ore del 20 giugno 2014.